DI BAR SOPRA LA STAZIONE E SOTTO IL MARE
Quel treno in realtà per gli altri nemmeno esiste, ma sono solo a io sentire quell’annuncio. E allora immagino un treno con un unico vagone passeggeri, completamente vuoto e con solo un sedile, parcheggiato in un binario lontano e secondario.
Il macchinista è un bambino che tiene un pallone sotto un braccio e un flauto nell’altra mano, lo userà per avvisare che il treno è in partenza. Ma io non vado e il treno non parte. E il bambino ogni mattina rimane lì, fermo, senza suonare il suo strumento.