CAFFE’ DIPENDENTE
Quando la dipendenza del caffè vince l’imbarazzo di chiederne uno gratis al bar.
Brevi storie in cui si racconta di qualche divertente figuraccia fatta.
Quando la dipendenza del caffè vince l’imbarazzo di chiederne uno gratis al bar.
Spesso la stranezza che racconto è quelle di terze persone. Stavolta per strano ci sarò passato io.
In piedi in una metro abbastanza affollata, tiro fuori ingenuamente un libro di Bukowski che ho da poco cominciato a leggere.
In metro, in piedi, la ragazza che mi sta davanti guarda verso di me e lentamente dice
ASCOLTA L’AUDIO RACCONTO – letto da Diego e Luisa Lepanto, fermata dell’autobus, io e Luisa, nell’attesa del 280, ci accendiamo una sigaretta. Si avvicina un giovane ragazzetto dalla faccia pulita serie topmezzochetopsoderomanord, ci chiede una sigaretta.
Incontro una signora con un barboncino troppo tenero e carino, ha un pelo bianco candido splendente…. si chiama Dux.
ASCOLTA L’AUDIO LIBRO letto da Valentina Io sto rimbambito forte la mattina, non lo nascondo, ma scambiare il “TOC TOC” della notifica dei messaggi WhatsApp del mio cellulare, con qualcuno che bussa fuori dal finestrino del treno, mi sembra alquanto esagerato. Non fosse altro che il treno è in corsa!
Ignara del solito rinculo impertinente di partenza della metro, un’anziana signora si sta sedendo, lentamente, nell’unico posto rimasto libero.
Immaginate un uomo alto e grosso che grida a squarciagola con la bocca a tutta apertura per circa 10 secondi. Togliete l’audio e avrete il tipo accanto a me sulla destra che sta sbadigliando senza, naturalmente, mettere la mano davanti.
Salgo sul treno gremito di persone come al solito, nei posti a 4 ci sono un ragazzone, un signore ed una ragazza.