CAFFE’ DIPENDENTE
Quando la dipendenza del caffè vince l’imbarazzo di chiederne uno gratis al bar.
Racconti brevi di storie quotidiane ambientati in un bar.
Quando la dipendenza del caffè vince l’imbarazzo di chiederne uno gratis al bar.
Premetto che dai miei racconti sembra che io passi le giornate nei bar e, se non fosse che specifico sempre che sto prendendo un caffè, molti mi potrebbero immaginare seduto al tavolo tutto il giorno a bere Peroni.
Nella zona dove lavoro, Montagnola, spesso incontro un tipo che avrà 65/70 anni che fa footing… o jogging… o running…
Sono a Piramide perché devo prendere un treno, avendolo perso mi ritrovo con un quarto d’ora libero prima del prossimo. Come li potrei mai impiegare questi 15 minuti free?
Avendo tempo prima che arrivi il treno, vado a prendere un caffè al bar, ad Ostiense. Una volta fuori mi accendo una sigaretta, a qualche passo da me c’è un uomo medio orientale appoggiato di spalle sul muro.
Ma guarda te se ‘sti due me devono gironzolà intorno mentre mi faccio gli affari miei, mangiando un pezzo di pizza tranquillamente seduto al tavolino.
Mi fermo in un bar a Termini, di quelli dentro la stazione, dove trovo due ragazze straniere alla cassa, mentre gridano alla cassiera, che si trova all’estremità opposta del bancone: «Pprk en bèkn!»
Incontro una signora con un barboncino troppo tenero e carino, ha un pelo bianco candido splendente…. si chiama Dux.
ASCOLTA L’AUDIO RACCONTO Zona di lavoro nuova, bar per il caffè nuovo. Mi pare ovvio. Visto che ho tempo da perdere, il caffè, accompagnato da un biscottino al cioccolato, me lo bevo tranquillo e gaio seduto fuori al tavolino. Passano due donne, mi guardano e le sento dire palesemente «No …
Durante l’attesa dell’autobus mi siedo al tavolino fuori ad un bar bevendo un caffè. Un uomo è in piedi sull’uscio della porta del negozio accanto, indossa pantaloni e camicia color mostarda; davanti a noi un giovane ragazzone