SILVAN O FURFANTE?

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Sono a Piramide perché devo prendere un treno, avendolo perso mi ritrovo con un quarto d’ora libero prima del prossimo. Come li potrei mai impiegare questi 15 minuti free? Prendendo un caffè naturalmente.

Vado allora nel bar al piano inferiore, davanti la pizzeria Alice, dove ordino il caffè, la ragazza dietro il bancone lo mette in macchina e poi va alla cassa per far pagare un ragazzo. Questi infila la mano nella tasca e quando va per tirarla fuori una moneta si lancia in caduta libera sul pavimento, cominciando a camminare verso la porta. Il tipo, chino, le va dietro a piccoli passi aspettando che si fermi, ma lei, determinata ad evadere, continua la fuga uscendo dal bar e, una volta superata l’uscita, gira a destra (dove ci sono le scale mobili). Il ragazzo continua ad andargli dietro, esce anche lui e gira l’angolo.

Tutti guardiamo divertiti la scena, a chi non è capitato di correre dietro una moneta che sembra avere vita?

Rimaniamo fissi sulla porta aspettando di scorgere il ragazzo tornare vittorioso. Ma non c’è nessuna vittoria. 4-5 lunghi secondi.

«Ma che se n’è andato?!», chiede sbigottita la barista.

«Se n’è andato si!», risponde una signora di una certa età, «l’ha fatto apposta! Capirai, per un caffè».

Io non ci voglio credere, o questo è il ladro della famosa situazione che rende tali gli uomini o il Silvan de noantri.

Dopo una decina di secondi però risbuca dalla porta  «’Sti 50 centesimi m’hanno portato a fa’ un giretto.»

«Ah, ecco…» è il pensiero comune mio e della barista.

La signora di prima invece rimane scettica: «Se, se…di’ piuttosto che te so’ venuti i sensi de colpa!»

Lui la guarda con faccia interrogativa.

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