RINOSCOPIA
Avendo tempo prima che arrivi il treno, vado a prendere un caffè al bar, ad Ostiense. Una volta fuori mi accendo una sigaretta, a qualche passo da me c’è un uomo medio orientale appoggiato di spalle sul muro.
Racconti brevi, a volte divertenti altre più seri, di situazioni realmente accadute nella vita di tutti i giorni che vivo come pendolare a Roma. Tra ingiusta normalità e ingrata pazzia, tra ironia e poesia, tra il divertimento e la tristezza, il tutto condito da una schietta romanità, vengono fuori storie, vere, che in realtà possono durare anche pochi minuti ma che secondo me meritano di essere raccontate.
I CONSIGLIATI:
– Pensavo fosse amore, invece era il 769
Un incontro tra me e una ragazza, mentre io sto salendo su un autobus e lei sta scendendo. Le nostre maglie rimangono incastrate, potrebbe essere l’inizio di una storia d’amore… ma non è stato così.
– Il ritratto
Incontro surreale con un ragazzo all’interno di un autobus, dove mi chiede di leggergli il libro che ho in mano. Ho accettato la sfida, ma solo se lo avessimo letto entrambi.
– Kirstie
Seduti sul treno, una ragazza sconosciuta fa un ritratto alla coppia davanti a noi. Disegnandoli anche nel futuro. Sembra incredibile ma è successo veramente.
– La rivincita degli anni ’90
Questa storia la trovo particolarmente simpatica perché fonde la tenerezza di una giovane coppia insieme alla rozzezza dei stessi giovani di oggi.
– Priorità nella vita
Forse il racconto più corto che abbia scritto finora. Ma così è nato e così deve essere, non c’è altro da aggiungere. Schietto, diretto, un po’ amaro ma sicuramente divertente.
– Giallo sul 767
Durante la corse di un autobus c’è qualcuno che si diverte a suonare il campanello per prenotare la fermata. Il mistero e la passione dell’autista per i gialli ha fatto nascere questo racconto molto divertente.
Avendo tempo prima che arrivi il treno, vado a prendere un caffè al bar, ad Ostiense. Una volta fuori mi accendo una sigaretta, a qualche passo da me c’è un uomo medio orientale appoggiato di spalle sul muro.
La sveglia suonò, come ogni mattina, alle 6.00 e, come ogni mattina, ricevette una manata tanto forte che smise di suonare. Lui si alzò, andò in bagno strusciando, ad ogni passo, le ciabatte a terra.
Noto che cambiano gli strumenti ed il modo di comunicare, ma i cari vecchi muri rimangono pur sempre giganti fogli bianchi
Durante il tempo di una sigaretta a Termini, che saranno stati 6/7 minuti, hanno provato a: 1- Chiedermi un contributo per salvare i bambini nel mondo;
C’è un ragazzo a Termini che vende accendini e ogni giorno sono cinque giorni che è uscito dal carcere… beato lui che non invecchia mai.
In metro, in piedi, la ragazza che mi sta davanti guarda verso di me e lentamente dice
ASCOLTA L’AUDIO RACCONTO Piazza della Balduina, sono le 20:00, uno ad uno i negozi cominciano ad abbassare le palpebre.
Ma guarda te se ‘sti due me devono gironzolà intorno mentre mi faccio gli affari miei, mangiando un pezzo di pizza tranquillamente seduto al tavolino.
ASCOLTA L’AUDIO RACCONTO – letto da Diego e Luisa Lepanto, fermata dell’autobus, io e Luisa, nell’attesa del 280, ci accendiamo una sigaretta. Si avvicina un giovane ragazzetto dalla faccia pulita serie topmezzochetopsoderomanord, ci chiede una sigaretta.
Stamattina, ho veramente avuto il dubbio che si fosse verificata qualche rara congiunzione astrale che ha portato alla gentilezza generale delle persone.